Corrente

LAMPEDUSA
Tutto muore
Nulla resta.
Tutto muore
in un libero mercato,
nulla resta di possibilità.
Piangiamo i nostri martiri
inconsapevoli e colpevoli,
ma non se per metà del nostro tempo
siamo virtuali.
L’occidente cristiano
vuole il mondo uguale a sé:
Stato, mercato, quadri,
democrazia.
E pretende nazioni
con inni nazionali,
giacca e cravatta
e carta di credito.
Tutto muore
Nulla resta.
Ti porterò ad Amed o a Sur,
che la morte è ancora viva.
Ti porterò a San Jose o a Menlo Park,
Sabbia e potere.
Con gli occhi sempre al nord e ad ovest, fingiamo che dal Sud non venga niente.
Non una riflessione su possibili equilibri alternativi.
Voglio andare a Batam, a Bruxelles, a Damasco, a Lampedusa.
Tutto muore
Nulla resta.
T T T
Click install and follow the on screen instruction.
Yourself inside my bit | you’ll live another life.
I am your friend my friend is gold yours information.
My body is T T T, by seat you fight for me.
My soul is every click free trade from you to me.
Tin, tantalum, tungsten, plastic, gold, assets, research, free economy.
I like, you like, she likes, we lick, we lie, we blend, they rule, we rule.
I WILL BE
Ogni mattina nel letto
recuperi te stesso.
Ogni mattina nel letto
recuperi te stesso.
Non puoi fare altro.
Hai forse il tempo
di immaginarti
lontano.
Gli interminabili secondi:
meglio non chiedere,
meglio rispondere sì.
Sure, I will be.
Esco e raggiungo la strada.
sicuro e competente,
esperto e sorridente.
Sure, I will be.
Ero così carino.
Libero e inoffensivo.
Sure, I will be
CORRENTE
“Il vecchio fornaio si è trasformato in una panetteria molto chic, col ragazzo dai baffi ritti e i capelli a zero, come quello
che ho visto in tv ieri sera, si parlava di moda …”
O santo sole.
Riva!
Contrattiamo la vita.
Terra, sogno, casa.
Città, immagini,
spazi di comunità.
Grida! Riva!
La gentrizzazione delle città. I vecchi residenti, il popolo, vengono pian piano allontanati dal centro e spostati nelle
periferie urbane ed extra-urbane. Inizia lo sfruttamento commerciale e la speculazione sugli affitti nei centri storici e la
speculazione edilizia in periferia. Il controllo della città passa in mano costruttori, ai grandi capitali, ai grandi marchi.
Alleviando le sofferenze del lavoro ci conduce verso un’astrazione della vita stessa: il contatto con la materia rimane
prerogativa di pochi, quei pochi che usano ancora le mani, che toccano la terra con le mani, o strumenti semplici che
non proteggono le mani dagli schizzi di sangue delle bestie uccise, che non proteggono dai calli. Gli altri, la
maggioranza, abbiamo le mani morbide e tocchiamo plastica e non sappiamo quale sia l’odore di una bestia allevata
per darci latte o carne e il suo verso quando viene ammazzata.
La sempre maggiore virtualizzazione della vita. Tutto rende sempre più spersonalizzato il rapporto con la realtà,
allontanando la persona dalla vita reale, dal contatto con la vita reale.